Tradizionale concerto di "Santa Cecilia".
Quest'anno il consueto appuntamento al Teatro Dal Verme diretto dal M° Fabrizio Tallachini assume un'ulteriore caratteristica.
Sarà l'appuntamento più importante nelle celebrazioni del 150° anno dalla nascita della Civica Orchestra di Fiati.
Il programma musicale vedrà impegnata la formazione in una sorta di percorso storico, che attraverserà i momenti salienti di gran parte della propria esistenza.
Dalla sua nascita, attraverso il periodo di "fama" europea, fino alla ribalta mondiale, per giungere ai giorni nostri.

 - PROGRAMMA -

 Giovanni ORSOMANDO (1895-1988) - GAIA, marcia sinfonica.

Autore di origini napoletane dapprima virtuoso di Clarinetto poi Compositore e direttore di Bande, Orsomando visse a Caserta dove insegnava, componeva e dirigeva le formazioni bandistiche della zona. Nell'ultimo periodo della sua vita divenne direttore della "Banda della Provincia di Roma" dove si trasferì. Scrisse più di 120 composizioni per banda e l'eccellenza la raggiunse proprio nel genere delle Marce Sinfoniche.

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Luigi BASSI (1833 - 1871)- DUETTO DI CONCERTO, dal "Gran duetto concertato" sulla Sonnambula di V. Bellini per clarinetto piccolo, clarinetto e banda.

Lugi Bassi, clarinettista cremonese studiò al Conservatorio G. Verdi di Milano, e fu primo clarinetto nell'orchestra del Teatro Carcano e del Teatro alla Canobbiana di Milano, i due teatri d'opera concorrenti del Teatro alla Scala in quel periodo.
Il brano fu eseguito per la prima volta dalla "Banda Nazionale di Milano", l'antenata dell'attuale Civica ed è qui interpretato da due musicisti dell'odierna orchestra civica: al clarinetto in Si bemolle Giovanni Dall'Ara e al clarinetto piccolo in Mi bemolle Giuseppe Paravati.

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Camillo De Nardis (1857-1951) - LE SCENE ABRUZZESI - Suite n°1
  

Camillo De Nardis, di  origini abruzzesi fu flautista, didatta, direttore, e compositore molto impegnato ed era solito scrivere brani sinfonici prendendo spunto dal folklore della sua terra.
La suite è composta da quattro momenti distinti con intento descrittivo:
I) Adunata: descrive la fiera in un paese d'Abruzzo
II) Serenata: canto serale del pastore sotto le finestre dell'amata
III) Pastorale: suonatori di zampogne e pifferi scendono dalle montagne e suonano per gli abitanti dei paesi
IV) Saltarello e temporale: danze festose domenicali dopo la processione del Santo patrono; il tempo si guasta e arriva un temporale passeggero; ripresa delle danze.

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Gioachino Rossini (1792-1868) - GUGLIELMO TELL, Sinfonia

Sia l'autore che la Sinfonia non hanno certo bisogno di presentazioni. E' importante invece ricordare come il ruolo delle bande italiane sia sempre stato quello di portare la musica colta nelle piazze per quel pubblico che altrimenti difficilmente avrebbe potuto ascoltarla. Le sinfonie classiche e le fantasie dalle opere hanno quindi da sempre fatto parte del repertorio delle bande e gli strumenti "solisti", che si sostituivano alla voce del tenore o del soprano, erano osannati dagli appassionati con enfasi e campanilismo come delle vere e proprie star.
La trascrizione che sarà eseguita stasera è di Giovanni Dall'Ara, primo clarinetto della Civica Orchestra.

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Nino Rota (1911-1979) - LA STRADA, Suite dal balletto

Nino Rota è un compositore molto conosciuto anche per il fecondo sodalizio con il grande regista Federico Fellini per il quale scrisse melodie indimenticabili, e questa Suite dal balletto "La strada" ne raggruppa alcune tra le più struggenti.
La trascrizione per banda che la Civica eseguirà fu scritta nel 1969 da Franco Lizzio, che è stato per parecchi anni direttore di palcoscenico presso il Teatro alla Scala e fu chiamato nel 1995 a dirigere la Banda dell'Azienda Tranviaria di Milano.

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Alfred Reed (1921-2005) - EVOLUTION

Il concerto si conclude con “Evolution”, un brano in un unico movimento molto brillante e gioioso, tipico esempio di partitura moderna originale per organico di fiati da Alfred Reed, autore molto importante e prolifico le cui composizioni sono divenute punti di riferimento nel repertorio delle odierne Orchestre di Fiati di tutto il mondo.

Rossini: Gugliemo Tell - I° parte

Rossini: Guglielmo Tell - II° parte

Rota: La Strada, suite dal balletto - I° parte

Rota: La Strada, suite dal balletto, II° parte

Bassi: Duetto di Concerto - parte I

Bassi: Duetto di Concerto - parte II

Nevi: Grande Marcia Militare

Come musicista stabile della Civica Orchestra di Fiati ricordo con affetto e gratitudine Philippe Daverio come uno dei migliori assessori alla cultura che Milano abbia avuto.
Era il 1993 quando la nuova Giunta Comunale, guidata dal Sindaco Formentini, decise in base ad un criterio di risparmio di bilancio, di chiudere la Civica Orchestra di Fiati.
Questa decisione forse era scaturita anche dal fatto che nei tre anni precedenti, dimessosi il maestro stabile, vincitore di concorso, ci fu una programmazione a singhiozzo che non contribuiva a dare i giusti meriti alla formazione musicale.
Appena fu comunicato ai media che la Banda Civica rischiava la soppressione, vi fu una forte presa di posizione per salvare la “Banda” cittadina da parte della cittadinanza sollecitata dal Comitato per la Civica, che nacque in quel periodo.
Il sindaco e l’Amministrazione decisero di fare una repentina marcia indietro.
Fu proprio Philippe Daverio che volle incontrare una delegazione di musicisti per fare il punto della situazione.  
Dopo l’incontro con i musicisti e l’amministrazione, l’Assessore alla Cultura Daverio programmò un vero rilancio dell'Orchestra supportato dai necessari fondi appositamente stanziati a tale scopo.
In seguito alle indicazioni scaturite da quelle riunioni vennero incaricati il maestro Lorenzo Della Fonte quale Direttore Artistico ed il sig. Luca Perreca quale sovrintendente con funzioni organizzative.Queste due figure dirigenziali erano una novità assoluta: si poteva così disporre delle figure professionali più indicate allo svolgimento di funzioni specifiche dedicate.
I risultati non tardarono ad arrivare: indizione di audizioni per integrare i posti vacanti in Orchestra, programmazione delle prove e dei concerti della prima stagione.
Negli anni della direzione affidata al maestro Della Fonte, vennero proposti programmi comprendenti musica tradizionale, composizioni originali per orchestra di fiati, prime esecuzioni in Italia ed anche assolute.

Durante questi quattro anni  vennero invitati alcuni tra i direttori italiani e stranieri più importanti del panorama dell'orchestra di fiati.
I concerti alla Sala Verdi del Conservatorio registravano sempre il tutto esaurito, addirittura il pubblico si sedeva sui gradini delle salite, i concerti estivi in Piazzetta Reale ed ai Giardini di Porta Venezia erano affollatissimi.
Nel 1996 la Civica Orchestra di fiati fu invitata come prima orchestra italiana in 50 anni, al ''Mid - West international Band and Orchestra Clinic'' di Chicago, prestigiosa rassegna a livello mondiale delle migliori orchestre di fiati.
In tale occasione la Civica fu diretta, oltre che dal maestro Della Fonte, anche dai maestri Johan De Meij e Franco Cesarini.
Dice il Maestro Lorenzo Della Fonte riferendosi a quegli anni di collaborazione con Daverio
“Ho avuto il piacere di discutere con lui molte volte durante quei quattro anni, e anche riguardo la musica per fiati la sua mente era aperta, lucida e rivelatrice.
Capiva benissimo la mia esigenza di musica di qualità, e mai una volta mi ha chiesto di eseguire marce o ballabili, cosa che fece il suo successore, decretando in pratica la fine di quegli anni d’oro.
Naturalmente non ai concerti in Conservatorio o nei teatri: lì una sera in cui, col tutto esaurito, avevamo proposto un brano “difficile” di Karel Husa, Daverio mi ringraziò, commentando soddisfatto: «La banda può fare molto di più dell’orchestra per la musica contemporanea, perché è più vicina al suo pubblico, che la segue con una fedeltà unica, e si lascia educare».”
Purtroppo il cambio di politica nel 1997 registrò un’inversione di tendenza che durò per alcuni anni e poi si programmarono di nuovo concerti in sedi prestigiose quali il cortile di Palazzo Marino (idea di Vittorio Sgarbi che divenne l’Assessore alla cultura per un brevissimo periodo a Milano con il Sindaco Letizia Moratti), il Castello Sforzesco (con l’Assessore Filippo Del Corno) e il concerto annuale al Dal Verme.
È sempre vero che le figure di “Assessore alla cultura” in una grande città come Milano (e forse in qualunque città o cittadina), se occupate da persone colte e preparate danno frutti sicuri di cui ne beneficia la città intera.

Rosangela Bonardi