Sito ufficiale del comitato Amici della Civica Orchestra di Fiati del Comune di Milano

Dal 1996 al 2007

Il Giorno 24 giugno 2003
Data Pubblicazione: 01-11-2009

Corteo/La banda civica intona la protesta: Palazzo Marino ci trascura

Gershwin contro il Comune

Nel film “The Blues Brothers” John Belushi e Dan Aykroyd volevano far rinascere la vecchia banda.
A Milano sembra che la Giunta Albertini voglia fare il contrario, uccidendo il Corpo di musica municipale, meglio conosciuta come la Banda Civica di Milano. Che però proprio non ne vuole sapere di abbandonare gli strumenti, perché rappresenta “una realtà culturale che non può morire e che va salvata”.
Così ieri pomeriggio i musicisti hanno deciso di suonarle di santa ragione davanti a Palazzo Marino. Partiti da piazza Cairoli alle 16.30 circa, passando per Cordusio, piazza Mercanti, la Galleria e infine piazza della Scala, insomma attraverso una delle zone più “in” del capoluogo lombardo, i 23 musicisti sopravvissuti quei 70 che i tagli comunali per le troppe spese hanno drasticamente ridotto negli anni, si sono fatti sentire, suonando Gershwin, “O mia bella Madunina”,  e altre marce.Quelle marce e quella musica che hanno reso la banda tanto famosa e amata dai cittadini meneghini. Quella musica che ora la Giunta sembra voler tacere per sempre.
Al fianco dei musicisti, i Cobas, con uno striscione: “Aiutateci a non far morire la Banda Civica”. Un invito a non uccidere una realtà che esiste dal lontano 1856.
E allora tutti in corteo sotto il sole. Davanti i clarinetti, in mezzo le trombe, dietro i tromboni e il tamburo.
“Fino all’anno scorso suonavamo 50 concerti all’anno” spiega uno dei musicisti. “Ci esibivamo in concerti jazz, suonavamo per i ragazzi, per gli anziano, all’Ottagono, davanti al Palazzo Reale venivano a sentirci in 5 mila. Tutto questo ci è stato tolto e quest’anno non ci è stato comunicato nessun concerto né per l’estate né per l’inverno.
La Giunta ci sta uccidendo, in maniera lenta ma inesorabile”.
“Una volta l’Accademia della musica di Villa Simonetta era la scuola che preparava i giovani musicisti a entrare nella nostra banda – racconta il signor Michele che suona nella banda da 25 anni – poi chissà perché, non gli siamo piaciuti più e i rapporti si sono interrotti.
Chiediamo al sindaco, perché De Corato dice che non è affar suo, di poter ancora suonare come facciamo da quasi 150 anni. Questo è quello che vuole anche la gente di Milano”. Lo conferma il fatto che alcuni anni fa, da un sondaggio emerse che la Banda Civica era la struttura più cara ai milanesi, dopo la Scala.
Franco Della Valle, 65 anni, è un tifoso dagli anni ’60: “Suonavano spesso ai giardini di porta Venezia. Chi fa sparire una banda musicale compie un grave errore, perché il compito di una banda è quello di portare la musica laddove non c’è”.

Giacomo Iacomino


Il Giorno 24 giugno 2003

Nel film “The Blues Brothers” John Belushi e Dan Aykroyd volevano far rinascere la vecchia banda.
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