Sito ufficiale del comitato Amici della Civica Orchestra di Fiati del Comune di Milano

Rassegna Stampa
Articoli, recensioni riguardandi la Civica Orchestra di Fiati o la Banda Civica del Comune di Milano

Il Corriere della Sera, 5 luglio 2011
Data Pubblicazione: 08-07-2011

1861-2011

Nascita di una nazione

Villa Reale

Riondino: «Versi e trombe. Ve lo do io Garibaldi»

«Una lettura sconsigliata, quindi godibilissima». L'attore dà voce al poema autobiografico dell'eroe dei due mondi

Villa Reale

Riondino: «Versi e trombe. Ve lo do io Garibaldi»

«Una lettura sconsigliata, quindi godibilissima». L'attore dà voce al poema autobiografico dell'eroe dei due mondi

Garibaldi fu ferito... Questo lo sanno anche i bambini grazie alla popolare canzone. Quello che, invece, pochi immaginano è come l'indomito generale riempì le giornate durante la convalescenza. Scrivendo un poema autobiografico, le sue memorie in versi. A dar conto dell'estro letterario dell'«eroe dei due mondi» sono, martedì sera alla Villa Reale, David Riondino e Paolo Bessegato nel recital con musiche da banda «Il poema di Garibaldi», anteprima della 18ª stagione di «Notturni in Villa», interamente dedicata quest'anno al centocinquantesimo dell'Unità.

Il poema inizia a Caprera «isola di granito e mare, dove non approda il polputo / e la mensa al monsignor non è adeguata» aggiunge Riondino, citando i versi di Garibaldi.

Un incontro casuale quello tra il condottiero e il cantautore: «Ho trovato un'edizione del poema su una bancarella. Nella bibliografia garibaldina è tra le opere di cui di solito viene sconsigliata la lettura». Quanto basta per stuzzicare l'animo curioso del 59enne cantastorie toscano che, oltre allo spettacolo, ne ha fatto anche un libro con cd («Giuseppe Garibaldi. Poema autobiografico» edito da Promo Music).

Aggiunge Riondino: «Il condottiero liberatore, ormai anziano, ricorda e racconta le avventure, le battaglie, i viaggi, le esperienze da navigante. Pensa e scrive al ritmo dell'endecasillabo sciolto. La sua scommessa è stata provare a rendere letteraria la vita e poetica l'arte militare».

Il racconto è proposto in forma di lettura a due voci: «Abbiamo studiato il linguaggio dell'epoca. Bessegato recita alcune pagine con un'impostazione attoriale ottocentesca, alla Gustavo Modena»; a Riondino il doppio compito di declamare e contestualizzare con umorismo i passaggi. Il tutto con l'ausilio musicale della Civica Orchestra Fiati di Milano diretta da Fabrizio Tallachini.

Il risultato a tratti commuove («Toccanti le pagine sulla morte di Anita»), a tratti diverte («L'elogio dello stallone della pampa... mai toccato da sedere d'uomo, poi ripreso da Pascoli nella poesia "Garibaldi vecchio a Caprera"») ma soprattutto coinvolge. Del resto spiega Riondino: «Partecipare a un'impresa al suo fianco era garanzia di entrare in un romanzo epico, diventare eroi, non importava se si andava incontro a una vittoria o a una sconfitta. Anche una morte umile diventava gloriosa. Garibaldi aveva un grande seguito di popolo, cosa di cui il generale era ben consapevole visto che lui per primo incitava i suoi uomini chiamandoli "novelli Argonauti"».

La popolarità che l'eroe che guidò i Mille raggiunse in vita fu straordinaria. «Soprattutto considerando che non c'erano i media di oggi» aggiunge l'attore toscano. «Per dirne una, quando sbarcò a Londra c'erano cinquecentomila persone ad accoglierlo». Difficile trovare un erede contemporaneo tra i leader in circolazione, in Italia e nel mondo. Riondino si rifugia in un diplomatico «sono momenti storici diversi». Poi aggiunge: «Quello che più gli si avvicina è Che Guevara; anche lui un eroe molto popolare, la sua faccia anziché sulle immaginette è finita sulle t-shirt».

Un altro aspetto che avvicina Garibaldi al Che è «aver avuto l'attenzione degli intellettuali: Victor Hugo incitava Garibaldi ad andare avanti e Alexandre Dumas ne seguiva le gesta come fosse un personaggio di un romanzo». Ma se Riondino fosse nato centocinquant'anni fa avrebbe seguito Garibaldi? «Sono un po' scettico. Forse l'avrei fatto solo per poterne poi scrivere un romanzo».

Severino Colombo
05 luglio 2011

«Il poema di Garibaldi» con David Riondino e Paolo Bessegato (e l’accompagnamento musicale della Civica Orchestra di Fiati diretta da Fabrizio Tallachini) va in scena il 05 luglio alla Villa Reale (via Palestro 16, ore 21.30, ingresso libero). La stagione «Notturni in villa - Omaggio all’Italia» prosegue fino al 23 luglio. Il festival è realizzato da Amici della Musica di Milano, per conto del Settore Cultura del Comune.

 


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