dal 1859 al 1882 - LA FONDAZIONE - IL PERIODO ROSSARI Data Pubblicazione: 07-07-2009
La storia della Banda Civica di Milano incomincia il 2 dicembre 1859, quando il Consiglio Comunale si riunisce per decretare l'istituzione della Corpo Musicale della Guardia Nazionale della città.
La Commissione incaricata di studiare il progetto (Antonio Beretta, sindaco, Sebastiano Mondolfo, Antonio Villa-Pernice, Paolo e Ludovico Belgiojoso) presenta nella seduta successiva (11 gennaio 1860) la proposta di trasformare la Banda Civica fondata l'anno prima e diretta da Gustavo Rossari, in Corpo di Musica della Guardia Nazionale e di stabilire un Regolamento sul modello di quello del Corpo di Musica di Torino, erede di quel complesso bandistico, costituito su modello francese sotto la guida di Alessandro Vinatieri e poi di Giuseppe Donizetti che, all'inizio dell'800, dava dei punti per abilità e affiatamento all'orchestra del Regio e per il quale il direttore del ballo del teatro stesso, Giuseppe Gabetti, aveva scritto la Marcia Reale nel 1834. Al Corpo di Musica Torinese si rifanno, anche in seguito, tutte le città che si trovano a dover dotare la milizia civica di una banda. Non tutte queste formazioni saranno tuttavia all'altezza del modello, e solo quella milanese finirà per superarlo, divenendo in breve la banda più celebre d'Italia e forse d'Europa, e dando origine al primo embrione di quella che sarà poi la « Civica Scuola di Musica ». Se la Milano popolare post-unitaria doveva essere rappresentata alle feste nazionali dalla sua banda, questa non poteva che essere all'altezza dell'importanza della città. Nel 1876 il « Corpo di Musica della Guardia Nazionale » fu sciolto come tale, essendo stata soppressa la Guardia Nazionale, ed era stato subito ricostituito col nome di « Corpo di Musica Municipale ». La Giunta Municipale nella seduta del 20 aprile 1880 approvò Il nuovo regolamento del « Corpo di Musica Municipale » prende atto che i legami, dapprima alquanto vaghi, tra le istituzioni musicali civiche e i Teatri, si sono fatti più definiti: il « Corpo di Musica » non è più considerato soltanto una formazione con caratteri spiccatamente militari, le cui esigenze musicali vengono quasi dopo quelle disciplinari. I titoli in cui è suddiviso, sono di per sé indicativi: nel primo si definiscono le diverse incombenze della Commissione che vi è preposta e del suo Direttore, badando più alle esigenze musicali del complesso, che ad altre necessità. Il secondo, che nel vecchio regolamento era Della Divisa, è qui abbandonato per Indirizzo artistico e Biblioteca Musicale. Per la prima volta si dà il giusto rilievo a una linea di interesse culturale, di studio, inesistente nel regolamento precedente: insomma, gli intenti sembrano più quelli di una società filarmonica' che quelli di una banda con compiti subordinati alle necessità spicciole di un corpo militare. Questo mutamento è stato operato sì dalla naturale evoluzione di un insieme affiatato, ma certo è stato determinante il nuovo rapporto creatosi con i Teatri divenuti civici. Basterebbe citare due articoli a questo proposito: Art. 1: « Il «Corpo di Musica Municipale» è istituito allo scopo di servire al decoro della città e di procurare alla popolazione un istruttivo divertimento, assicurando inoltre una buona prestazione nei Civici Teatri. Esso dipende dalla Civica Amministrazione, la quale nomina una speciale Commissione che sovraíntende all'osservanza dei regolamenti, alla direzione e all'amministrazione economica del Corpo di Musica e che corrisponde direttamente colla Giunta Municipale ». Art. 46: « Il « Corpo di Musica », se chiamato dalla Giunta Municipale, è tenuto anche a fornire l'armonia pel servizio del palcoscenico e delle feste da ballo nei Civici Teatri, ed i Musicanti che ne fanno parte saranno retribuiti per tali servizi con un soprassoldo speciale in relazione all'opera prestata e alla categoria a cui ciascuno appartiene ».
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