Il Giornale 22 maggio 1983 Data Pubblicazione: 03-10-2009
Sotto le guglie, diretto dal maestro De Mori, un complesso unico al mondo. Anche le bande hanno un'anima sinfonica?
Quest'orchestra a fiati la possiede davvero. Una "Civica banda musicale" come quella del Comune di Milano non ce l'ha nessuna città del mondo. Non New York, né Tokio, né Berlino, né Parigi. In che cosa consiste tale unicità? Se ne parla con il padre putativo di tale "banda". Preferirei chiamarla "orchestra a fiati", dice subito il maestro Enrico De Mori. Cinquantatreenne nato in Francia da genitori italiani e diplomatosi al conservatorio di Parma, De Mori ha diretto molte fra le più famose orchestre, compresa quella della Scala. E' appena tornato da una girandola di impegni sui podi di New York, Mosca, Berlino e Londra e nella prossima estate dirigerà l'orchestra dell'Arena di Verona per "Il ballo Excelsior", dopo averlo diretto molte volte alla Scala. Ma nel suo cuore, ci sta questa orchestra milanese, che prima dl lui sonnecchiava alquanto. Il maestro Do Mori la conduce dal febbraio 1982 e in poco più di un anno l'ha portata a un tale livello che già sono stati programmati due ingaggi in Francia e Stati Uniti per la prossima stagione. Intanto, prosegue con crescente successo` il cartellone di questo primo periodo alla Sala Verdi, del Conservatorio, che si concluderà il 19 giugno (ogni domenica alle 10,30). - Maestro De Mori, perchè l'orchestra a fiati del Comune di Milano, nel suo genere, è unica al mondo? «Perchè con un complesso a fiati noi eseguiamo musica sinfonica, usando il materiale originale composto dall' autore». - Che cosa significa, visto che, ad esempio Mozart, di cui si vede un concerto in programma, scrisse prevedendo gli archi? "Significa che noi non trascriviamo la parte per un diverso strumento, ma la interpretiamo con fedeltà alla partitura usando uno strumento differente. Cioè al primo violino corrisponde per noi il primo clarinetto, al secondo violino il secondo clarinetto e al sax corrisponde la viola. La parte del vioIoncello è interpretata dal flicorno baritono. Quindi, l' orchestra è composta da tutti i fiati: flauti, oboi, clarinetti, fagotti, corni, trombe, tromboni e poi percussioni, timpani, arpa e piano. Perché, e anche in questo 1'orchestra a fiati è unica, noi accompagniamo dei solisti». Abbiamo accompagnato il pianista svizzero Francesco Zaza, il violinista vincitore del "Paganini '80", Nicolai Tudor e il primo trombone della Scala, Bruno Ferrari. Hanno cantato con noi il basso Carlo Zardo e il baritono Silvestro Sammaritano. E il 19 giugno, chiuderemo la stagione al chiuso con un confronto fra Bach e Vivaldi, ospitando quattro pianisti». - Lei, maestro, dice, «al chiuso». Ma le «bande», sia pure fra virgolette come questa, non sono tali proprio perché suonano all'aperto? «In teoria sì, considerando che l'esclusione degli strumenti ad archi, tanto più delicati e meno udibili all'aperto, è dettata proprio dalla volontà di suonare sotto il cielo. Però , spesso, per "banda" si intende un'orchestra di volenterosi dilettanti. Questa del Comune di Milano -- quando me ne fu affidata la cura -- era già da anni un complesso formato da 72 professionisti, che io cercherò di portare a 86. Quindi, con autentici professionisti, preparati e stimolati, ho potuto realizzare questa orchestra a fiati che fa musica sinfonica». - Ci sono donne? «Cinque. Quattro clarinetti e un flauto». - E sotto il cielo, che programmi avete? «Al -Castello Sforzesco, in luglio. La sera del 3 con le danze slave di Dvorak, e il 20 luglio con sinfonie da opere verdiane e wagneriane. Noi siamo anche stati l'unica orchestra milanese, che abbia eseguito un programma di Paganini e dí Wagner nei giorni dei loro anniversari». - Ho sentito parlare di progetti fra la sua orchestra e il balletto formato da danzatori scaligeri e altri. «Ci piacerebbe molto, ma per ora siamo in trattativa con il Comune». - Ed è vero che farete la colonna sonora di un film di fantascienza? «Sì. E' un film sugli extraterrestri del regista Rudy Montaldo. Noi registreremo le musiche della colonna sonora». - La cittadinanza milanese ed i turisti, spesso sostano sotto la galleria del Salotto di Milano, per ascoltare e vedere in videocassette le registrazioni dei concerti della orchestra a fiati da lei diretta. E' un'iniziativa seguita? «Molto».
Anna Angelini
RIQUADRO
Stamane alle 10,30, nella Sala Verdi del Conservatorio, l'Orchestra a fiati del Comune di Milano esegue un programma beethovenniano: la sinfonia n°1 op. 21 e la n°5 op.67. Sul podio, anziché il maestro De Mori abituale conduttore di questa orchestra, sale un direttore ospite: Davorin Hauptfeld, jugoslavo, sovrintendente del Teatro di Fiume.
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